John McEnroe - L'impero della perfezione

John McEnroe - L'impero della perfezione

di Julien Faraut

Anno: 2018

Paese: Francia

Durata: 91'

John McEnroe – L’impero della perfezione di Julien Faraut è uno straordinario, avvincente, ipnotico e stratificato film/saggio sul cinema e sul tennis. Sul cinema sportivo; sul gesto tecnico e atletico; su un microcosmo fatto di terra rossa. E su un campione probabilmente irripetibile: John McEnroe. Faraut smonta e rimonta idee e intuizioni di Jean-Luc Godard, Serge Daney e Gil de Kermadec per ricomporre tassello dopo tassello il mosaico McEnroe. Fino all’ultimo pezzo, quello mancante. La pantomima in bianco e nero divertente e in origine involontaria che apre John McEnroe – L’impero della perfezione (John McEnroe: In the Realm of Perfection), poi rovesciata dal colore, dai gesti e dalle gesta di McEnroe e dall’esaltante crescendo musicale, ci svela limiti e illusioni dello sport e del cinema, architettando fin dai primi fotogrammi un lungo percorso speculare e stratificato fatto di citazioni, analisi, decostruzioni e ricostruzioni, fertili paralleli e continue mise en abyme. E così, bazinianamente, non possiamo che porci la prima domanda: che cos’è John McEnroe – L’impero della perfezione?
Un saggio teorico. Un documentario. Un biopic. Un film sportivo. Si muovono lungo diverse direttrici Julien Faraut e il suo film, figlio e debitore dell’esperienza godardiana, delle riflessioni di Serge Daney, del certosino lavoro di Gil de Kermadec. E del talento di John McEnroe, di quella classe cristallina che i ralenti tramutano in estasi.
Alla fine, sciolto dalle citazioni illustri, cadenzato da Mozart o dai Ramones, John McEnroe – L’impero della perfezione è un film sportivo che racconta e si racconta: nel ripercorrere l’anno d’oro di McEnroe, omaggiando sia il campione sia l’uomo, Faraut rende parallelamente onore al mastodontico lavoro di Gil de Kermadec, tennista e cineasta che ha consacrato la sua attività allo studio del gioco del tennis, e ci mostra il dietro le quinte, il making of della preziosissima pellicola didattica Roland Garros 1985 avec John McEnroe. Un film di focalizzazioni che si inseguono e si sovrappongono: i gesti tecnici di McEnroe e la loro messa in scena, scomposizione, analisi, ricostruzione in (una primitiva ma efficace) computer grafica. Film nel film, metacinema, metasport, un caleidoscopio di mirabilie.