Beautiful Things

di Giorgio Ferrero, Federico Biasin

Vincitore Biennale College Venezia 74

Anno: 2017

Paese: Italia

Durata: 95’

Distribuzione: Wanted Cinema

Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro ciclo all’interno di luoghi industriali e scientifici meccanicamente silenziosi e spettrali. Il film descrive la liturgia nascosta all’interno di quattro luoghi remoti, dove uomini di confine lavorano in completo isolamento senza interferenze del mondo esterno: un campo di pozzi di petrolio, una nave cargo, una camera anecoica e un termovalorizzatore. Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della lunga sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. I protagonisti sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono la stessa liturgia ogni giorno.

Note di regia

“Il film è stato scritto con un approccio musicale, come una partitura in cui le note, le immagini e le parole hanno lo stesso peso e ognuna cerca la propria geometria tra le righe. Il film è dedicato a noi che non sappiamo vivere senza collezionare oggetti semi-inutili. A noi tossici viziosi, bulimici accumulatori. A noi che non riusciamo a vivere nel silenzio. A noi che non riusciamo ad addormentarci senza Netflix nelle orecchie. A noi che accettiamo l’idea che la vita possa precederci ma non che i nostri oggetti ci possano sopravvivere. Questo film è un modo per sfuggire il nostro stile di vita da cui non riusciamo ad uscire in alcun modo. I brevi quadri della quotidianità di una coppia che si intersecano all’impianto narrativo principale del racconto sono le vite degli autori del film stesso. La generazione dei robottini, delle prime chat porno, dei peluche dell’Ikea. Abbiamo cercato attraverso la nostra malinconia di raccontare l’urgenza di un ritorno al silenzio, la ricerca di un respiro libero dalla compressione della vita immolata al rumore.

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dalle 18:00 alle 24:00 lunedì 15 marzo