Io resto

di Michele Aiello

Biografilm 2021 (Miglior Doc Italiano), Visions du Réel

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 81’

Una videocamera accede, in via eccezionale, ai reparti dell’ospedale pubblico di una delle città che sta drammaticamente soffrendo il primo picco pandemico del COVID-19.
E’ un delicato esercizio di osservazione, che coglie con rispetto l’instaurarsi di nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario, rese necessarie dalla pandemia e che mostrano un estremo bisogno comune, il calore umano.
Anche se a volte è doloroso, il film entra in empatia con le paure dei malati e con l’ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall’apologia dell’eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica.

Note di regia

“Quando la pandemia ha colpito l’Italia e gli ospedali hanno cominciato a fronteggiare la prima grande ondata di pazienti, ho pensato alle tante instancabili lavoratrici che rappresentano un punto di riferimento prezioso per la loro comunità. Da lì è cresciuto il desiderio di raccontare un certo tipo di rapporto nella cura, non solo sanitario ma di sincero trasporto.
Per questo motivo non volevo ritrarre il personale sanitario come un eroe impersonale, come montava nella grande narrazione mediatica. Piuttosto, mi interessava cogliere l’essenza di alcuni momenti capaci di raccontare, con piccoli gesti, i grandi dilemmi dell’umanità in un momento storico così importante per tutti. In particolare, mi interessava il punto di vista di persone normali nella condizione obbligata di dover lavorare in condizioni eccezionali, senza un tornaconto personale”.

GUARDA IL TRAILER