Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe “L’acqua, l’insegna la sete”, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegna il valore delle cose. Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto degli anni passati insieme ai suoi alunni; parte così alla ricerca dei ragazzi, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. In questi anni non tutto è andato per il verso giusto. A poco a poco emerge un ritratto intimo del destino di ognuno: navigando tra il passato e il presente, si disegna l’impronta del tempo passato insieme, e la storia di una classe fra tante, che a volte sembra inseguire versi di una poesia.
Note di regia
“Facendo questo film ho capito cose che non mi erano chiare come professore: a volte anche i professori migliori sono coinvolti in promesse che la scuola non riesce a mantenere. Anno dopo anno, cambiavano le facce, i nomi, i modi di vestire dei ragazzi, ma tutto si ripeteva e la cosa più toccante è stato scoprire che nessuno dava la colpa alla scuola del proprio fallimento scolastico. Allora non immaginavamo che il mondo stava preparando per quei ragazzi un futuro precario, pieno di passi indietro anche nei diritti che consideravamo acquisiti per sempre. Ci vuole tempo per capire e arrivare all’essenza delle cose”.