Il cinema che non si vede

Dall’11 al 30 dicembre, 16 appuntamenti sul tema “Sguardi, sogni e ricordi al femminile”

Torna per la terza edizione Il cinema che non si vede, rassegna cinematografica realizzata da Ucca (Unione dei Circoli Cinematografici Arci, associazione nazionale di promozione della cultura cinematografica riconosciuta dal MiC – Ministero della Cultura) con il contributo della Regione e della Film Commission Regione Campania (L. 30/2016), con il supporto di Arci Nazionale e la collaborazione di numerosi partner sparsi tra le province di Avellino, Benevento e Caserta.
 
Dopo l’ultima edizione, quella dello scorso dicembre, che ha dovuto svolgersi interamente online, finalmente si torna nelle sale cinematografiche, con un triplice obiettivo: raggiungere comuni della Campania in cui la presenza di sale e di attività cinematografiche è estremamente ridotta o addirittura assente, presentare opere di qualità di livello internazionale, che hanno trovato poco spazio nelle sale italiane, e contribuire ad alimentare, con una importante offerta culturale, il circuito associativo di Arci e Ucca in Campania, provato da quasi un anno di fermo delle proprie attività.
 
Salerno, Avellino, Battipaglia, Airola, Benevento, Guardia Sanframondi, Contursi Terme sono i 7 comuni nei quali si svolgeranno complessivamente 16 appuntamenti nel mese di dicembre, il cui filo conduttore sarà “Sguardi, sogni e ricordi al femminile”, per consentire la giusta visibilità alle opere di registe donne, in un mondo del cinema ancora dominato dal maschile, e valorizzare la ricchezza artistica offerta dallo sguardo femminile, dopo le recenti affermazioni nelle principali manifestazioni cinematografiche internazionali di autrici come Chloé Zhao, Audrey Dywam, Julia Ducournau.
 
La scelta dei 9 lungometraggi è variegata e propone anche alcune anteprime assolute in Campania, come “Petite Maman” di Céline Sciamma, una riflessione commossa sulla memoria, l’amicizia e la famiglia, e “Il ragazzo più bello del mondo” di Kristina Lindström e Kristian Petri, sulla travagliata storia del protagonista di “Morte a Venezia”, “L’uomo che vendette la sua pelle” di Kaouther Ben Hania, una storia d’amore senza confini, “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens, sulla lotta al fondamentalismo islamico nell’Algeria degli anni ’90, “Disco Ruin – 40 anni di club culture italiana” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto, un viaggio nelle storia delle discoteche italiane, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, una rappresentazione di un nucleo familiare scosso da un’immane tragedia, “Spin Time – Che fatica la democrazia!” di Sabina Guzzanti, un doc sull’esperienza di un palazzo occupato nel centro di Roma, “Punta sacra” di Francesca Mazzoleni, sulla comunità romana dell’idroscalo di Ostia tra il Tevere e il mare, e “Querido Fidel” di Viviana Calò, un racconto napoletano che guarda a Cuba e alla rivoluzione in chiave leggera e nostalgica.
 
Oltre ai lungometraggi, sarà proposta una selezione di 16 cortometraggi di varie autrici, composta con la collaborazione di Lies (Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale) e del Working Title Film Festival, che metteranno a disposizione alcune anteprime nazionali incentrate sul mondo del lavoro, e con la rassegna “Go, Girls!” a cura di Maria Pia Santillo, un progetto sul cinema breve d’animazione al femminile con sguardi sull’esperienza intima e interiore di donne e ragazze.
 
«È di altissima qualità la selezione proposta da Ucca nella terza edizione della sua rassegna itinerante “Il Cinema che non si vede” – dichiara Roberto Roversi, presidente nazionale Ucca – Corti e lungometraggi presentati nei principali Festival internazionali, caratterizzati dalla sensibilità dello sguardo femminile, presentati da una ricca rete di associazioni insediate in aree periferiche campane in cui l’offerta cinematografica in presenza è ormai quasi del tutto assente. E, allo stesso tempo, un forte segnale di ripartenza dell’associazionismo culturale e del nuovo e sempre più rilevante ruolo che è destinato ad assumere nella promozione cinematografica di qualità nei prossimi anni».
 
Le proiezioni sono ad ingresso gratuito (unico evento con ingresso a 4 euro al Cinema Partenio). Il 30 dicembre, sul sito di Ucca, ci sarà uno streaming online dei corti del Working Title Film Festival.

I partner coinvolti nell’iniziativa, a cui partecipa anche l’Arci nazionale, sono le associazioni “Zia Lidia Social Club” di Avellino, “Doxa Aps” di Guardia Sanframondi, “Kinetta Spazio Labus” di Benevento, “Textures” di Airola, “Arci Salerno”, “Marea” di Salerno, “Aut Aut” di Battipaglia, “Arci Bandiera Bianca” di Contursi Terme. I luoghi in cui si svolgeranno le proiezioni sono, oltre alle sedi di alcune associazioni, il Cinema Partenio, il Circolo della Stampa e l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino, il Teatro “Il piccolo” di Battipaglia, il Green Pine House di Benevento, il Castello Medievale di Guardia Sanframondi.