Il progetto

PROMOSSO DA

CON

Il progetto SpaceFree nasce dall’esigenza di mettere in contatto giovani di diversa provenienza coinvolgendoli in percorsi di partecipazione, scambio e sperimentazione che stimolino il protagonismo giovanile e valorizzino le capacità personali attraverso l’incontro con le realtà associative del territorio e lo scambio intergenerazionale.

L’azione ha avuto come centro di attività gli spazi del Cinema Terminale di Prato, per farne un luogo/laboratorio di incontro, socialità e di cittadinanza attiva.

Il percorso progettuale ha portato alla realizzazione di una serie di laboratori ed eventi con finalità formative e culturali, ma anche ludiche e ricreative, affrontando attraverso linguaggi differenziati (dal cinema al fumetto, dalla radio agli workshop tematici) i temi più importanti della nostra società quali l’ambiente, la difesa dei diritti, la legalità, l’interculturalità, le discriminazioni, la sessualità, ecc … in un dialogo e uno scambio di saperi, sia tra pari sia intergenerazionale.

Il progetto SpaceFree è promosso da Arci Solidarietà Prato, in collaborazione con la Rete degli studenti medi e molte associazioni del territorio e realizzato nell’ambito del bando Giovanisì del Cesvot finanziato dalla Regione Toscana.

Nevia

di Nunzia De Stefano

76^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Sezione “Orizzonti” Premio Lizzani

Tokyo International Film Festival – Selezione Ufficiale

Anno: 2019

Paese: Italia

Durata: 86’

Nevia ha diciassette anni: troppi per il posto in cui vive e dove è diventata grande prima ancora di essere stata bambina. Minuta e acerba, è un’adolescente caparbia, cresciuta con la nonna Nanà, la zia Lucia e la sorella più piccola, Enza, nel campo container di Ponticelli.

Note di regia

“L’adolescenza è il periodo decisivo e più controverso per la costruzione dell’identità e della personalità di un individuo. I ricordi della mia giovinezza appartengono ai dieci anni vissuti in un container nella periferia di Napoli, quando il terremoto degli anni Ottanta costrinse la mia famiglia a sfollare in un campo improvvisato, in attesa di una sistemazione adeguata. I giorni diventarono mesi e poi anni, ma la casa popolare non è mai arrivata e abbiamo imparato così ad adattarci a quella situazione drammatica, cercando di ristabilire una quotidianità e abituandoci a vivere dignitosamente anche con quel poco che avevamo. Le generazioni sono andate e venute, ma i campi container ancora esistono: si sono tramutati in un piccolo mercato immobiliare di serie Z, che offre spesso un tetto ai rifugiati di altre sfortunate realtà. Tuttavia, credo sarebbe limitativo ricercare solo nella mia autobiografia il valore di questa storia. Nevia è un racconto di formazione, la descrizione delle varie peripezie e dei tanti ostacoli che si frappongono tra una giovane adolescente e la conquista di una libera e matura consapevolezza di sé. Il contesto rappresenta soltanto lo sfondo di una vicenda che mira ad acquisire un significato universale. Nevia è una ragazza che combatte contro un destino che sembra già scritto, dalla famiglia o dalla società: è una Cenerentola moderna ma senza principe azzurro, che cerca con risolutezza il proprio posto nel mondo”.

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dalle 10:00 di domenica 27 dicembre alle 24:00 lunedì 28 dicembre

Progetto realizzato a valere sul Bando Giovani protagonisti per le comunità locali 2019 del Cesvot finanziato con il contributo di Regione Toscana – Giovani sì in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, con la partecipazione e il finanziamento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena