Lynch/Oz

Lynch/Oz

Lynch/Oz

di Alexandre O. Philippe

Anno: 2022

Paese: USA

Durata: 108'

Lynch/Oz, film diretto da Alexandre O. Philippe, è un documentario che indaga sul rapporto tra Il Mago di Oz (1943) di Victor Fleming e quello che è l’universo cinematografico surrealista e inquietante creato da David Lynch. Il film ricerca l’influenza del primo nei lavori del secondo, non solo in Cuore selvaggio o Twin Peaks – Il ritorno, dove quest’ascendente è più lampante, ma anche nelle altre opere di Lynch – da The Elephant Man a Mulholland Drive e Lost Highway – dove è più sottile.
Il documentario è diviso in sei capitoli, nei quali guide come John Waters, Rodney Asher, Karyn Kusama e David Lowery insieme al regista stesso intraprendono un viaggio nell’immaginario americano tra i suoi sogni e le sue paure ricorrenti. È così che attingendo al bagaglio di immagini create da Lynch, il documentario crea accostamenti illuminanti.

Il ragazzo più bello del mondo

Il ragazzo più bello del mondo

Il ragazzo più bello del mondo

di Kristina Lindström, Kristian Petri

Anno: 2021

Paese: Svezia

Durata: 93'

Il ragazzo più bello del mondo è un documentario diretto da Kristina Lindström e Kristian Petri sull’attore svedese Björn Andrésen, noto anche al cinema italiano per aver interpretato Tadzio in Morte a Venezia di Luchino Visconti. Attraverso interviste e materiale inedito, questo film ripercorre la vita di Andrésen, il giovane prodigio che a soli 15 anni debutta non solo per la sua interpretazione nel capolavoro italiano, ma per le stesse parole di Visconti che lo definiscono “il ragazzo più bello del mondo”. La ricerca del registra si è spinta in tutta Europa per trovare un giovane che rappresentasse perfettamente l’incredibile bellezza espressa da Thomas Mann nel suo celebre romanzo, da cui è tratto il film di Visconti. Da quel momento la vita di Andrésen cambia completamente, portandolo a girare tutto il mondo grazie a questo tratto che lo caratterizza e di cui non può fare a meno, la sua bellezza.

 
 
 

SCORE – La musica nel cinema

SCORE – La musica nel cinema

SCORE – La musica nel cinema

di Matt Schrader

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 93'

Cosa rende indimenticabile la musica di un film? Score: la musica nei film è un viaggio alla sorgente della creazione delle più belle musiche del cinema moderno, attraverso le esperienze di alcuni dei più iconici compositori contemporanei di Hollywood, da John Williams a Hans Zimmer, Howard Shore, Trent Reznor e Atticus Ross e molti altri. Score esplora il potere e l’influenza delle colonne sonore nel mondo moderno, mostrando l’evoluzione delle sonorità e le tecniche di composizione utilizzate da questi straordinari artisti per suscitare nel pubblico le emozioni più intense e profonde.

Essere James bond

Essere James bond

Essere James bond

di Josh Greenbaum

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 92'

Un documentario unico, a metà tra fiction e realtà, sull’incredibile storia di George Lazenby, un umile meccanico di auto australiano, privo di qualsiasi preparazione in recitazione, che grazie a una serie di improbabili e straordinarie circostanze, ha ottenuto il ruolo di James Bond nel celebre film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Mestà (1969). Ma dopo il grande successo mondiale del film, George Lazenby rifiutò un’offerta milionaria per continuare a interpretare la spia più famosa del mondo in sei episodi successivi… Essere James Bond svela i retroscena di una delle più bizarre “anomalie” nella storia del cinema, mostrando come la vita privata dell’attore sia stata sconvolta da quell’esperienza, trasformandosi sempre di più nella vita del personaggio.

Elstree 1976

Elstree 1976

di Jon Spira

Anno: 2016

Paese: Gran Bretagna

Durata: 90'

Quaranta anni fa sugli schermi di tutto il mondo compariva un’enorme astronave che riempiva lo schermo. Iniziava la saga di Star Wars. Dieci reduci di quel set, che ora contano dalle 60 alle 80 primavere, raccontano cosa accadde all’epoca nelle loro vite e quali ne sono le conseguenze. Alcuni di loro hanno visto le proprie sembianze riprodotte in action figures personalizzate e partecipano a conventions in cui assicurano la loro presenza a pagamento firmando autografi. Il documentario offre loro un’occasione del tutto particolare per poter fare emergere speranze e disillusioni.
Jon Spira ha realizzato un docufilm decisamente particolare la cui valutazione richiede l’applicazione di criteri diversi. Per coloro che hanno amato e tuttora amano la creatività di George Lucas e i mondi che ha continuato a creare nel corso degli anni questa opera presenta l’occasione di vedersi offrire su un piatto d’argento una grande quantità di trivia, di aneddoti, di situazioni finora mai narrate. Un esempio per tutti? Uno dei nuovi convocati sul set che, appena arrivato, chiede a un giovane che si trova nei pressi se può portargli un caffè. La richiesta viene prontamente esaudita così come è rapida la risposta alla domanda su dove trovare George Lucas: “Sono io!”
Chi però non fosse particolarmente interessato allo specifico si trova di fronte a persone che hanno vissuto il quarto d’ora di celebrità warholiano magari nascoste dietro divisa e maschera di uno degli esseri provenienti da mondi futuribili. Ognuno di loro sa bene in quale scena ha fatto la sua apparizione (magari battendo con la testa su uno stipite) e su quella ha costruito anche un certo business che tuttora gli offre una fonte di reddito. Spira si sofferma a lungo su questo aspetto mostrandoci una sfilata di ‘reduci’ che ricordano i bei tempi andati e in un caso provano anche un certo senso di acrimonia nei confronti di Lucas (sarà lo spettatore a scoprire di chi si tratta).
Si finisce così per leggere il suo lavoro come un trattato di sociologia per immagini che ci rivela come quando l’ala del successo sfiora qualcuno le tracce che lascia siano diverse da persona a persona. Così come i ricordi, le malinconie, i rimpianti. 

David Lynch: The Art Life

David Lynch: The Art Life

David Lynch: The Art Life

di Judith Davis

Anno: 2019

Paese: USA, Danimarca

Durata: 90'

David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo.  Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. È lo stesso Lynch ad ammettere: “Penso che ogni volta in cui creiamo qualcosa, un dipinto così come un film, si parta sempre con tante idee, ma è quasi sempre il nostro passato che le reinventa e le trasforma. Anche se si tratta di nuove idee, il nostro passato le influenza inevitabilmente”. “David Lynch: The Art Life” ci invita a gettare uno sguardo allo studio del regista sulle colline sopra Hollywood, mentre Lynch racconta aneddoti dal proprio passato come fossero scene da un suo film. Strani personaggi emergono come ombre dalle pieghe del tempo, ma solo per scomparire ancora di nuovo, lasciando un segno indelebile sull’artista e su di noi. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo.  Questo film è dedicato alla più giovane figlia di Lynch ed è concepito come un diario private da padre a figlia. Scostando il velo dall’icona, speriamo di avere svelato l’uomo David Lynch.

Orry Kelly – Tutte le donne che ho (s)vestito

Orry Kelly – Tutte le donne che ho (s)vestito

Orry Kelly – Tutte le donne che ho (s)vestito

di Gillian Armstrong

Anno: 2015

Paese: Australia

Durata: 100'

Una celebrazione della vita e carriera di uno dei più grandi costumisti di Hollywood: Orry Kelly. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti d’America nel 1943, l’artista, nato in Australia, comincia ad occuparsi delle carriere di celebri attrici come Bette Davis, Marylin Monroe e Ingrid Bergman, vestendole con abiti sfarzosi ed eleganti allo stesso tempo.

Harold e Lillian: una storia d’amore a Hollywood

Harold e Lillian: una storia d’amore a Hollywood

Harold e Lillian: una storia d’amore a Hollywood

di Daniel Raim

Anno: 2015

Paese: USA

Durata: 94'

Il film racconta del sodalizio professionale e sentimentale tra l’illustratore e storyboarder Harold Michelson e sua moglie Lillian, film researcher, una talentuosa coppia considerata “il cuore di Hollywood”. Harold e Lillian hanno lavorato a centinaia di film cult durante gli anni d’oro di Hollywood tra cui I dieci comandamentiGli uccelliChi ha paura di Virginia Woolf?Il laureatoScarfaceFull metal Jacket e Star Trek. Attraverso il mix di lettere d’amore, spezzoni di film, interviste agli stessi protagonisti – Harold e Lillian – e a Danny De Vito, Mel Brooks, Francis Ford Coppola e tanti altri, questo documentario mette in luce lo speciale rapporto tra due persone che anno attraversato sei decadi della storia del cinema.

Love is All

Love is All

Love is All

di Kim Longinotto

Anno: 2014

Paese: USA/Gran Bretagna

Durata: 70'

L’immagine dell’amore, ovvero l’amore nelle immagini dell’archivio nazionale del British Film Institute e di altri archivi inglesi, musicate da Richard Hawley (ex frontman dei Pulp) col tono lucidamente malinconico che gli è proprio: è questo il progetto di Love Is All, documentario sull’amore romantico dedicato a Farzana Parveen, la ragazza pakistana lapidata a morte, incinta, da suo padre e dai suoi fratelli, per una ragione di “onore”.

Chuck Norris vs Communism

Chuck Norris vs Communism

Chuck Norris vs Communism

di Ilinca Calugareanu

Anno: 2014

Paese: Romania, Regno Unito, Germania

Durata: 83'

Nel 1980, sotto il regime di Nicolae Ceauşescu, i romeni soffrirono non solo di uno scarso accesso ai beni esteri, ma di un blackout di informazioni che i burocrati comunisti utilizzarono per garantire la purezza ideologica. Così, a metà del decennio, migliaia di film di Hollywood furono contrabbandati in Romania attraverso un’operazione che raggiunse milioni di persone in tutto il paese. I film furono doppiati da una prima coraggiosa traduttrice la cui voce conquistò tutta la nazione, e diventò un simbolo di libertà. Le storie senza paura di eroi d’azione come Chuck Norris e Jean-Claude Van Damme catturarono l’immaginazione di ogni bambino. Per la prima volta la gente vedeva quello che era stato loro negato: supermercati pieni di cibo, le ultime mode, auto sgargianti e, soprattutto, la libertà. Un documentario sulla magia del Cinema e il suo potere di cambiare la vita delle persone.